Indice / Draft
- Storia del tè in Giappone, dai primi semi arrivati nei monasteri nell’VIII sec ai giorni nostri
- Le principali zone di produzione di tè in Giappone
- Descrizione botanica della Camellia Sinensis con contributo di Guido Cattolica
- Importanza della pianta (cultivar) e del “terroir” per la produzione dei diversi tè giapponesi. La continua ricerca di nuovi “cultivar”, da Yabukita ai giorni nostri
- Descrizione dei tè verdi giapponesi: per ognuno caratteristiche produzione, profilo organolettico, foto preferibilmente a colori per evidenziare che a parità di nome si possono trovare “grading” molto diversi (es. Kukicha)
- Shincha: i tè del primissimo raccolto dell’anno, da non confondere con sencha!
- Matcha: capitolo separato viste le specificità di questo tè dalla pianta alla tazza
- Non solo tè verde: Kocha, il tè nero giapponese
- L’arte della miscelazione (tea blanding) per creare tè unici
- Gli oggetti per la preparazione dei tè giapponesi
- 3 interviste a produttori di tè sencha, matcha, gyokuro
- Intervista a Aoki Sadaharu: da Tokio a Parigi, l’arte della pasticceria di Aoki e le sue creazioni al tè giapponese
- Trend di mercato dei tè giapponesi, dai moderni sistemi per il tè freddo all’uso del tè come ingrediente sia in bevande (dalle birre al tè ai cocktail) che in piatti sia salati che dolci (da ochazuke, sobacha a …. eclair!)
- I luoghi del tè giapponese in Europa
- Bibliografia libri in italiano
- Bibliografia libri in altre lingue
Il tè giunse in Giappone dalla Cina durante la dinastia cinese Tang (VII sec) ma si e’ diffuso lentamente nella società giapponese. Fino al IX secolo era una bevanda riservata ai monaci che usavano bere una tazza di tè prima di affrontare le lunghe ore di meditazione.
Solo nel 1202 alcune piante di tè furono coltivate nella provincia giapponese di Uji, ancora oggi nota per la produzione di ottimo tè. Fu in un momento successivo però che il tè si diffuse come forma di intrattenimento, sia per gli ospiti del monastero che per gli stessi monaci. Successivamente il famoso monaco Zen Sen Rikyu (1522-1591) evidenziò le connessioni del tè con il buddismo, soprattutto con lo Zen e definì le regole della cerimonia del tè, il Chanoyu(letteralmente “acqua per il tè”), ancora seguite ai nostri giorni.
La cerimonia del tè venne dunque a rappresentare il nesso tra la vita e l’arte, tra il sacro e il profano. La filosofia Zen si basa sul principio di Yin e Yang : Yin identifica la luna o la terra, Yangil sole o il cielo.Le energie di Yin e Yang mescolandosi hanno creato gli altri pianeti e sulla terra hanno dato origine ai 5 elementi naturali : legno, fuoco, terra, metallo e acqua. Anche il Chanoyuè stato influenzato da questa filosofia :
- Il numero dei giorni di anticipo con cui si estende un invito generalmente non supera i cinque giorni
- Il numero di ospiti invitati generalmente non supera i cinque
- Il numero di tazze nei servizi da tè orientali non supera il numero di cinque per la corrispondenza con il numero degli elementi naturali
Cronologia degli eventi significativi nella storia del tè in Giappone:
729: l’imperatore Giapponese Shomu offre il tè a cena
805: il monaco buddista giapponese Saicho (Dengyo Daishi) di ritorno da un viaggio di studi in Cina, porta i primi semi di Camellia Sinensis.
1191: il monaco buddista giapponese Eisai porta dalla Cina alcuni semi che saranno piantati con successo in tre diverse zone del Giappone, tra cui il distretto di Ujivicino a Kyoto. Eisai scrive il primo libro sul tè in Giappone: 喫茶養生記 “Rimanere in salute bevendo tè”. ltè preparato in questo periodo era quello che oggi conosciamo con il nome di Matcha.
14° secolo:Shouichi Kokushitorna dalla Cina con informazioni sulla cultura cinese de tè. Originario di Honyama (provincia di Shizuoka) inizia in quella zona a piantare i semi di Camellia Sinensis.
1564: Sen Rikyu (1521-1591)
1738:inizia la produzione del tè sencha quando un coltivatore di Kyoto decise di aggiungere una nuova fase nella produzione del tè: le foglie ammorbidite dal vapore vengono lavorate in modo che le fibre delle foglie di tè, rompendosi, consentiranno un rapido rilascio degli aromi durante l’infusione.
1835: inizia la produzione del tè Gyokuro